Red Regatta è stata un intervento di arte pubblica indipendente ideata dall’artista Melissa McGill e realizzato nel 2019 in collaborazione con l’Associazione Vela al Terzo e con l’allora suo presidente Giorgio Righetti. Red Regatta ha avuto per cornice la Laguna e i canali di Venezia con quattro spettacolari veleggiate, realizzate con oltre cinquanta barche tradizionali con vela al terzo le cui le vele sono state dipinte a mano di rosso, ciascuna in una tonalità diversa.
Questo progetto senza precedenti ha celebrato la storia marittima della città e ha richiamato l’attenzione sulle forze del cambiamento climatico e del turismo di massa che minacciano il suo futuro.
Le barche veneziane armate con vela al terzo sono perfettamente adattate a Venezia, con il fondo piatto e poco profondo che permette loro di navigare nella Laguna,
Questo progetto senza precedenti ha celebrato la storia marittima della città e ha richiamato l’attenzione sulle forze del cambiamento climatico e del turismo di massa che minacciano il suo futuro.
Le barche veneziane armate con vela al terzo sono perfettamente adattate a Venezia, con il fondo piatto e poco profondo che permette loro di navigare nella Laguna,
e l’albero amovibile che rende possibile remare sotto i numerosi ponti della città. Questa tradizione in perfetta armonia con il suo ecosistema è stata di ispirazione per il progetto.
Mentre le barche scivolavano attraverso la Laguna in perfetta sintonia con il cielo, il mare e il paesaggio urbano, il rosso richiamava le forze della vita, della passione, dell’allarme, dell’urgenza, e di Venezia stessa.
Entrati poi nella realizzazione del progetto, con la collaborazione di tutti i consiglieri ma in particolar modo del direttore sportivo Nicola Zennaro, con la colorazione delle vele, le difficili e sofferte autorizzazioni degli enti pubblici, l’organizzazione dei partecipanti, dei percorsi, ecc. la soddisfazione è via via aumentata fino alla grande gratificazione nel veleggiare nella Laguna di Venezia e addirittura in Bacino San Marco con oltre cento vele rosse, tutte con gradazione diversa.
Un’emozione indimenticabile!
A mio parere è il primo intervento d’arte, realizzato in occasione di una Biennale, con al centro la venezianità. Nessun artista finora l’aveva colta e vissuta fino in fondo come Melissa McGill.
Per quanto sopra siamo tuttora onorati di aver collaborato con Melissa e con il team di Red Regatta, sperando di aver trasmesso assieme un messaggio di speranza per la nostra Laguna, oltre ad aver promosso la conoscenza e la conservazione delle nostre barche tradizionali in legno.
Sono certo inoltre che un forte valore aggiunto di questa collaborazione sia l’affettuosa amicizia che legherà me e i partecipanti a Melissa McGill e al suo splendido team, in particolare Chiara Spangaro e Marcella Ferrari.
– Giorgio Righetti, Novembre 2020
Curato da Chiara Spangaro, con il project management di Marcella Ferrari, il progetto è stato co-organizzato da Magazzino Italian Art, con il supporto di Mazzoleni. Riunendo oltre 300 partner veneziani, il progetto ha creato una vasta e unita famiglia di collaboratori, tra cui Comune di Venezia, Università IUAV di Venezia, Ocean Space, Reale Società Canottieri Bucintoro, Classic Boats Venice, Vento di Venezia, Spazio Thetis, Inc., The Peggy Guggenheim Collection, e collaborazioni internazionali con le Nazioni Unite a New York e Oceana/Sailors for the Sea.
Venezia e la sua Laguna stanno soffrendo molteplici problemi legati all’industrializzazione della gronda e all’eccesso di turismo senza regole che ne stanno alterando la natura. Per permettere l’accesso di navi commerciali e da crociera dalle dimensioni incompatibili sono stati scavati enormi canali che stanno riducendo la Laguna a un braccio di mare; il traffico acqueo a motore, in gran parte a servizio del turismo, è aumentato in modo esponenziale innescando un moto ondoso che danneggia la città e la Laguna e che rende quasi impossibile l’uso delle barche tradizionali; la Laguna non difende più la città dai fenomeni meteorologici sempre più intensi ma anzi li aggrava; l’inquinamento per le emissioni delle navi e delle barche è alle stelle; negozi di vicinato e abitazioni per i veneziani spariscono dal mercato, scacciati da Hotel, B&B, rivendite di vetri Made in China, bar e paninoteche, mentre la città si spopola e ogni giorno tra le calli girano più turisti che cittadini.
Se questa è la cornice, ecco come Silvio Testa, autore del libro “Tradizioni e regate della vela al terzo”, spiega il significato di Red Regatta:
Mentre le barche scivolavano attraverso la Laguna in perfetta sintonia con il cielo, il mare e il paesaggio urbano, il rosso richiamava le forze della vita, della passione, dell’allarme, dell’urgenza, e di Venezia stessa.
Entrati poi nella realizzazione del progetto, con la collaborazione di tutti i consiglieri ma in particolar modo del direttore sportivo Nicola Zennaro, con la colorazione delle vele, le difficili e sofferte autorizzazioni degli enti pubblici, l’organizzazione dei partecipanti, dei percorsi, ecc. la soddisfazione è via via aumentata fino alla grande gratificazione nel veleggiare nella Laguna di Venezia e addirittura in Bacino San Marco con oltre cento vele rosse, tutte con gradazione diversa.
Un’emozione indimenticabile!
A mio parere è il primo intervento d’arte, realizzato in occasione di una Biennale, con al centro la venezianità. Nessun artista finora l’aveva colta e vissuta fino in fondo come Melissa McGill.
Per quanto sopra siamo tuttora onorati di aver collaborato con Melissa e con il team di Red Regatta, sperando di aver trasmesso assieme un messaggio di speranza per la nostra Laguna, oltre ad aver promosso la conoscenza e la conservazione delle nostre barche tradizionali in legno.
Sono certo inoltre che un forte valore aggiunto di questa collaborazione sia l’affettuosa amicizia che legherà me e i partecipanti a Melissa McGill e al suo splendido team, in particolare Chiara Spangaro e Marcella Ferrari.
– Giorgio Righetti, Novembre 2020
Curato da Chiara Spangaro, con il project management di Marcella Ferrari, il progetto è stato co-organizzato da Magazzino Italian Art, con il supporto di Mazzoleni. Riunendo oltre 300 partner veneziani, il progetto ha creato una vasta e unita famiglia di collaboratori, tra cui Comune di Venezia, Università IUAV di Venezia, Ocean Space, Reale Società Canottieri Bucintoro, Classic Boats Venice, Vento di Venezia, Spazio Thetis, Inc., The Peggy Guggenheim Collection, e collaborazioni internazionali con le Nazioni Unite a New York e Oceana/Sailors for the Sea.
Venezia e la sua Laguna stanno soffrendo molteplici problemi legati all’industrializzazione della gronda e all’eccesso di turismo senza regole che ne stanno alterando la natura. Per permettere l’accesso di navi commerciali e da crociera dalle dimensioni incompatibili sono stati scavati enormi canali che stanno riducendo la Laguna a un braccio di mare; il traffico acqueo a motore, in gran parte a servizio del turismo, è aumentato in modo esponenziale innescando un moto ondoso che danneggia la città e la Laguna e che rende quasi impossibile l’uso delle barche tradizionali; la Laguna non difende più la città dai fenomeni meteorologici sempre più intensi ma anzi li aggrava; l’inquinamento per le emissioni delle navi e delle barche è alle stelle; negozi di vicinato e abitazioni per i veneziani spariscono dal mercato, scacciati da Hotel, B&B, rivendite di vetri Made in China, bar e paninoteche, mentre la città si spopola e ogni giorno tra le calli girano più turisti che cittadini.
Se questa è la cornice, ecco come Silvio Testa, autore del libro “Tradizioni e regate della vela al terzo”, spiega il significato di Red Regatta:
L’intuizione di Melissa McGill, che ben conosce Venezia, denuncia in maniera plastica, con l’immediatezza dell’Arte, questo terribile contesto, perché il rosso delle vele non è un banale richiamo ai colori della tradizione veneziana, ma è il rosso del pericolo che incombe sulla città e sulla laguna, e nel contempo è il rosso dell’amore per esse, è il rosso della passione che muove chi lotta per loro, è il rosso dell’impegno civile, è il rosso della rabbia, della rabbia sì, di chi vede un immenso patrimonio di storia, di cultura, di bellezza subordinato e svenduto alle «voglie ingorde de gl’huomeni» e anzi, peggio, usato in maniera truffaldina per soddisfarle. Le vele al terzo hanno consapevolmente rinunciato al vestito di tutti i giorni per indossare la divisa rossa di chi lancia l’allarme e scende in campo a combattere l’ultima battaglia per Venezia e la sua laguna.
Per ulteriori informazioni, visitare melissamcgillartist.com.