Diario di Navalis 2023 – 4° giorno

“We are the champions, my friends/And we’ll keep on fighting till the end/We are the champions/We are the champions/No time for losers/’Cause we are the champions of the World”. Ebbene sì, le parole di Freddy Mercury e dei Queen sono la perfetta colonna sonora per le nostre gesta di lunedì 15 maggio – ovvero, il giorno di San Giovanni Nepomuceno.

La mattina, la nostra delegazione è accolta al Senato, un complesso architettonico in cui un nucleo boemo è affiancato da una residenza cinquecentesca all’italiana, con una loggia affrescata con le storie dell’Iliade.

Insieme a noi, la delegazione della Moravia con i loro bellissimi costumi tipici che intona un canto tradizionale. 

 

Poi, in vista della grande serata, iniziamo ad addobbare le nostre barche con strisce luminose – un lavoro di sartoria, perché naturalmente ogni barca è diversa dall’altra, e per fortuna San Giovanni non è in banchina a sentire i commenti dei rudi marinai lagunari alle prese con i led. Gli organizzatori hanno pensato veramente a tutto e, oltre alla batteria per alimentare le luci led, danno a ogni imbarcazione due fari per illuminare le vele. Avremmo voluto tenerceli per il Redentore o la pesca “ae sepe”… ma abbiamo dovuto nostro malgrado restituirli dopo l’evento serale, nostro malgrado. 

Nel frattempo, una nostra delegazione è ospitata dal Vescovo e poi partecipa alla Messa solenne nella Cattedrale.  Chi scrive può solo riferire i racconti dei delegati, che hanno riferito di una cerimonia grandiosa, con magnifici canti e un raggio di sole a illuminare il rosone centrale. 

Alla Messa segue la processione fino al Ponte Carlo, dove inizia una complicata regia che vede nell’ordine: benedizione sopra al ponte seguita da una gara di cannottaggio sul fiume, che include ache un dragon boat, poi il recupero da parte di nuotatori di una corona buttata nelle acque del fiume dove sarebbe stato gettato il corpo martoriato di san Giovanni Nepomuceno.

A questo punto, scende dal cielo un paracadutista che, usando degli appositi razzi, passa sotto la sesta arcata del ponte (sotto! veramente emozionante da vedere); inizia il concerto su un ampio palco galleggiante e a un certo punto scendono dal cielo 5 altri paracadutisti con le uniformi illuminate che atterrano su un’altra piattaforma galleggiante (anche loro utilizzando dei razzi per dirigersi). Per non farsi mancare nulla, gli organizzatori hanno posto anche 5 punti da cui escono delle potenti fiammate seguendo la musica.

E noi dove siamo in tutto questo? Prima siamo a tirar bordi sulla Moldava (motore, remi, vela), poi siamo dietro alle barche dei cannottieri impegnati nella “regata” e poi giriamo lentamente sotto al palco durante tutto il concerto. Impresa non da poco, perché dietro al palco ci sono i bocchettoni da cui esce il fuoco, a cui è meglio non avvicinarsi, e insieme a noi girano attorno al palco kayak, canotti a motore, la dragon boat, le barche che accompagnano i turisti sulla Moldava (queste ultime ci fanno un po’ paura perché sono, rispetto a noi, grandi). L’unica barca che non ci dà pensiero è la gondola condotta dai nostri amici Vogatori del Brenta.  

Però però però: le nostre barche con gli scafi e le vele illuminati dai led, sullo sfondo della città storica illuminata dalle luci e dagli ultimi raggi di sole, sono semplicemente “beissime”. 

E AVT fa un figurone!   

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Diario di Navalis 2023 – 3° giorno

Oggi abbiamo superato noi stessi! Questo terzo giorno infatti aveva un programma molto ambizioso: navigare con le nostre barche nella Moldava, sotto al bellissimo Ponte Carlo, e anzi invitare a bordo turisti e cittadini interessati a conoscerle meglio.

Ma andiamo per ordine. La mattina la nostra nutrita delegazione, formata da noi e dai Vogatori del Brenta, ormai degli habitué della manifestazone che alcuni di loro seguono dal 2009, è stata accolta dall’Assessore alla Cultura e allo Sport del Comune di Praga nello storico edificio del Municipio.

Al pomeriggio siamo stati, insieme ai Gondolieri del Brenta, l’attrazione principale del Pomeriggio veneziano: la possibilità di compiere un giro su una barca tipica veneziana sul fiume Moldava ha attirato una nutrita folla di curiosi. I visitatori potevano degustare delle pietanze negli stand vicino al fiume: in quello affidato all’AVT e presidiato da alcuni volonterosi, sono stati spazzolati via alla velocità della luce 20 chilogrammi di sarde in saor. E anche le damigiane di vino hanno avuto molti estimatori.

Incuriositi dalle nostre barche, turisti e cittadini si sono imbarcati sulle nostre sanpirote, topi e batei a pisso a gruppetti di due o tre persone.

Il vento dispettoso però si infilava fra gli archi dei ponti e sbucava all’improvviso dalle strette viuzze del centro; così i nostri equipaggi hanno dovuto ammainare le vele e navigare con i remi – per 4 ore.

Uno sforzo eroico – premiato dai ringraziamenti in tutte le lingue dei nostri ospiti. E, alla sera, da una grande cena in una osteria intitolata al personaggio del buon soldato Sc’vèik creato da Jaroslav Hašek.

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Diario di Navalis 2023 – 2° giorno

Oggi è un gran giorno! Sono arrivate le nostre barche e gli equipaggi hanno assistito alle operazioni di “sbarcazione”, come ha definito lo scarico una delle nostre guide locali. Operazioni andate benissimo, così come bene è andata la vogata per attraversare la Moldava. Il cielo era grigio – ma non ha influito sull’allegria dei vogatori.

Il resto del gruppo, moooolto più comodamente, si è trovato alle ore 10 nella hall dell’albergo ed è partito per una bella passeggiata nella città storica.

Poi i due gruppi si sono riuniiti (l’organizzazione è ineccepibile, oltre a Zdeněk e Lucia si occupano di noi Lucietta, Michaela e Krystof) e siamo andati ad ammirare il meccanismo che aziona il famoso orologio quattrocentesco della città. Per poi godere della bella sorpresa preparatici dagli organizzatori: un giro della città in un tram storico, accompagnati dal suono della fisarmonica e viziati con tartine e calici di vino bianco.

Solo come aperitivo però, perché alle 2 ci siamo seduti a tavola – decisamente, non è una vacanza dietetica!
Dopodiché ci hanno accompagnati al Castello, molto meno cupo di quello descritto da Kafka, e abbiamo esplorato diversi ambienti storici, fra cui la cattedrale, la sala del trono, costruita nel millecinquecento per essere la più grande d’Europa sostenuta da archi, la sala con la finestra della defenestrazione di Praga del 1618, che iniziò la Guerra dei Trent’anni – e non era nemmeno la prima di defenestrazione, ma la terza (avevano una tradizione a mantenere!) – la sala dove sarebbe stato torturato San Giovanni Nepomuceno e il famoso Vicolo d’Oro, nelle cui casette, ai tempi di Rodolfo II, avrebbero abitato gli alchimisti dediti alla ricerca del metodo di produzione del prezioso metallo.

La cena ha superato ogni nostra capacità di immaginazione – immaginatevi di cenare in un ambiente sotterraneo con le volte molto basse, illuminato da candele e decorato da innumerevoli teschi, e di assitere mentre mangiate a uno spettacolo di canti, danze del ventre, mangiatori di fuoco, giocolieri, gare fra topolini. Stupefacente, no?

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AVT e la Biennale di architettura

Quest’anno l’Associazione Vela al Terzo collabora con la Repubblica di Grenada in occasione della Biennale di Architettura.

Al centro del Padiglione nazionale di Grenada, che sarà ospitato nella base nautica della nostra associazione.

Al centro dei video proiettati su tre schermi, le barche tradizionali dell’arcipelago caraibico e i cantieri navali che le producono. La costruzione di barche a Grenada affonda le sue radici nella confluenza di conoscenze e memorie di origini diverse – delle popolazioni indigene Kalinago, degli immigrati scozzesi e degli schiavi africani – tramandate e perfezionate nei cantieri. Ogni cantiere ospita un gruppo di lavoro che si basa sul talento, sulle conoscenze tecniche e sulla creatività del suo fondatore o conduttore, di cui gli operai, soprattutto i più giovani, cercano di carpire i segreti.

Ma i laboratori che danno vita alle tipiche imbarcazioni di Grenada sono oggi in crisi: le conoscenze, la memoria e le competenze che stanno alla base della costruzione di questi suggestivi manufatti rischiano di scomparire presto.

Ben vengano quindi le regate, i progetti di scuole specifiche, gli armatori e le piccole società che continuano a mantenere in vita le barche storiche e a chiedere la costruzione di nuovi esemplari fatti “come una volta”.

Come si può pensare che queste imbarcazioni colorate ed eleganti, con colori così sgargianti che nessun modello in vetroresina, riprodotto in stampo, potrà mai vantare, non punteggeranno più le acque di Grenada, Carriacou e Petite Martinique?

Su questi rischi, che anche AVT affronta da “questa” parte dell’Oceano, si basa il legame ideale fra la nostra Associazione e lo Stato caraibico.

Il Padiglione riflette anche sul problema dei problemi, che influirà su tutti i modi di vivere – e di navigare – nel mondo. I cambiamenti climatici sono un fattore che riguarda qualsiasi isola, sia nei Caraibi sia nella Laguna di Venezia, e devono essere affrontati da più punti di vista e con diverse competenze.

Per questo il Padiglione ha voluto unire la voce della scienza a quella dell’arte e dell’attivismo sociale, affiancando alla scienziata di greanda Jody Daniel l’installazione site-specific dell’artista Stari Ribar (Massimo Marchiori), socio della nostra associazione, realizzata a partire dalla plastica di scarto raccolta sulle spiagge e sulle rive del Mar Mediterraneo e della Laguna di Venezia. L’installazione incorporerà le “Little Boats”, un progetto collettivo esposto all’Esposizione Universale di Shanghai – Cina e a Grenada, Barbados e Repubblica Dominicana durante la Triennale dei Caraibi.

Lo scenario alternativo, in cui l’umanità non tenta di combattere il cambiamento climatico, prevede che gli abitanti di tutte le regioni costiere del mondo imparino, in breve tempo, a “camminare sull’acqua”.

Diario di Navalis 2023 – 1° giorno

Come ricorderete, la nostra associazione è stata invitata a presenziare, anzi ad essere protagonista di Navalis 2023, la manifestazione in onore di San Giovanni Nepomuceno che si tiene ogni anno il 15 maggio a Praga, capitale della Repubblica Ceca.

Gli organizzatori della manifestazione, l’imprenditore Zdeněk Bergman e la bravissima Lucia Turnerová, si sono innamorati delle nostre vele colorate e ci hanno invitato  a sfilare sulla Moldava, sotto al Ponte Carlo.

Così, un gruppo di soci avventurosi ha caricato giovedì 11 le barche sui tre camion sotto a una pioggia insistente e dispettosa.

Guarda il video  

Venerdì 12 alle 6 di mattina si è imbarcato su un pullman alla volta di Praga. Stanchini ma finalmente al caldo, ci godiamo i pesaggi austriaci e il giallo dei campi di colza, in un paesaggio che “è come quello di Asiago” (secondo un partecipante).  Le nuvole però non ci abbandonano…

Il primo giorno è finit con una allegra cena presso un ristorante chiamato pressappoco L’Angolo di San Giovanni – che però, a quanto pare, è un San Giovanni diverso da quello che siamo venuti a celebrare. Noi comunque non ci formalizziamo, soprattutto di fronte ai ricchi piatti che ci vengono serviti. Poi, tutti a nanna: domani ci aspetta una lunga giornata!

Regata di Pellestrina – avviso dal Direttore sportivo

Buona sera tutti,
con riferimento alla regata di Pellestrina prevista per il 21 maggio 2023, si informa tutti i partecipanti del Campionato AVT 2023 che il campo di regata attualmente ipotizzato nella zona denominata “Valle Fossa della Magra” antistante S.Antonio di Pellestrina verrà ispezionato nelle giornate di venerdì 12 maggio (con la minima marea prevista) e domenica 14 maggio (orario di partenza della regata) al fine di evitare problematiche relative alla sicurezza degli equipaggi e danni alle imbarcazioni.
 
Predette ricognizioni sono necessaria in quanto il 21 maggio è prevista una marea astronomica di +50 cm e la zona è ricca di motte non segnalate. 
Nel caso in cui la ubicazione non fosse ritenuta idonea sarà valutato un altro campo di regata.
 
Conseguentemente il bando e istruzioni di regata verranno trasmessi entro lunedì 15 maggio ore 1900.
 
 Cordiali salui
Marco Bevilacqua
 
Direttore Sportivo Associazione Vela al Terzo Asd