Sabato 15 e domenica 16 giugno è stata una grande festa per le vele al terzo. La Laguna si è riempita di vele colorate prima per la veleggiata della Marciliana a Chioggia il 15 e, domenica 16, per la classicissima ed impegnativa regata di campionato Chioggia-Venezia.
Il sabato c’erano 15 imbarcazioni armate al terzo a colorare la Laguna del Lusenzo nord, proprio in affaccio alla linea di partenza della regata del giorno successivo. Un vento piuttosto allegro, intorno ai 9 nodi ma costante, ha regalato grande divertimento agli equipaggi tra cui si annoverano 6 fotografi di #StoryWorks Photo Experience, la rappresentanza del #Comune di Chioggia con Cinzianna Zennaro e Daniela Ballarin e, non ultimo, attaccato da uno stormo di gabbiani il drone che documentava per conto di BBC British Broadcasting Corporation. Impeccabile e fondamentale, come oramai da tre anni, la collaborazione del #circolo nautico Chioggia che ha messo a disposizione 2 gommoni e due equipaggi bravissimi e simpaticissimi. A filmare e fotografare le nostre splendide imbarcazioni anche un team di #darsena Le Saline che ha anche generosamente messo a disposizione, così come ha fatto #porto Turistico San Felice, gli ormeggi per i nostri associati.
In piazzetta Vigo, ai piedi del ponte di bianca pietra d’Istria, le ammiraglie della flotta sono state accolte dalla delegazione del #Comitato Palio della Marcialiana ed hanno ricevuto il caloroso ed emozionante saluto dei tamburi delle cinque contrade, di Sandro Nordio Presidente del Comitato e del Sindaco Mauro Armelao. Ci hanno chiesto di tornare e lo faremo con davvero grande gioia!
Domenica 16 lo spiegamento di vele colorate si è ripetuto sulla linea di partenza della regata Chioggia-Venezia. Alle 12:36 ha preso il via la regata con un venticello debolissimo ed un sole caldo (anche troppo) per la prima volta dopo un lungo periodo di piogge e temporali. A tratti la brezza alimentata dalla termica ha increspato la laguna poco prima di arrivare alla bocca di porto di Malamocco ed uno “stop and go” stile Formula 1 ci ha permesso di evitare le possenti onde della nave cargo in uscita.
All’aumento del vento la situazione si è fatta complessa; chi ha navigato a vela piena ha avuto momenti di vero terrore, la scuffia di Caprera a poche centinaia di metri dal traguardo è stata tuttavia risolta senza gravissimi danni (sembra che solo il VHF inaffondabile sia invece risultato inservibile); i più prudenti, onore a loro, si sono fermati ed hanno tirato giù le vele o hanno proseguito fino al traguardo con il solo fiocco. Alla #Certosa #Vento di Venezia Certosa Marina ci attendeva un ottimo rinfresco e le premiazioni. Si ringrazia #Alberto Sonino per l’accoglienza e l’organizzazione.
Prossimo appuntamento: regata “‘na barca, un omo” (ovviamente aperta anche alle nostre validissime timoniere!
Le foto (poche rispetto alla quantità di materiale che è stato prodotto e che sarà destinato ad una mostra fotografica itinerante), sono di vari autori che ringraziamo per aver così ben ritratto le nostre Signore della Laguna!
C’è chi si è portato tutta la famiglia (compreso il bambino capriccioso), chi ha portato il cane, chi ha protestato e chi ha ritirato la protesta (perché poi il bello è stare tutti insieme a fine regata, davanti ad un piattone di fusilli al sugo).
Ogni regata ha un suo stile: questa volta il vento era bello teso ma non eccessivo, c’era il sole, il percorso era bello lungo (stancante per qualcuno, stimolante per altri).
La cosa bella della vela al terzo è che, ad ogni regata, ci sono almeno 45 vele coloratissime in acqua. A volte anche di più. La cosa ancor più bella è che siamo solo noi velisti al terzo che riusciamo ad essere così tanti, tutti insieme.
Il campionato prosegue; ci aspettano ancora cinque appuntamenti, cinque bellissime regate che decreteranno i campioni di categoria 2024 e che festeggeremo tutti insieme ancora una volta.
Le foto della regata dei Fortini sono di Yuko Shigemura
…LE SALINE sono la formula uno della VELA AL TERZO, ma la magia di Venezia si amplifica, la natura ti avvolge, il vento amico diventa tiranno impossibile da gestire, l’acqua compagna ti punisce al primo errore, entra dalla fiancata e ti trascina verso di sé.
Le cime si incattiviscono, le scotte diventano ingestibili, la randa ti spezza le braccia.
Poi se arrivi, se tagli il traguardo, se senti il suono della barca giuria decretare la fine della tua regata, ti accorgi di quanto Venezia e la sua magia ti abbiano avvolto per un’intera e infinita giornata…(T. Bortoluzzi)